I call center che stanno contattando i consumatori per fare promozioni e offerte commerciali avvalendosi del decreto Milleproroghe sono obbligati a utilizzare banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici precedenti il 1° agosto 2005. Lo ha precisato il Garante per la privacy con un provvedimento di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il quale stabilisce anche che le aziende impegnate nel telemarketing non potranno utilizzare il periodo di deroga per chiedere il consenso degli interessati a futuri contatti, né potranno cedere i dati raccolti a terzi. Il decreto Milleproroghe stabilisce che i numeri di telefono e gli indirizzi presenti nelle banche dati costituiti sulla base degli elenchi telefonici possano essere utilizzati fino al 31 dicembre 2009, e in ogni caso sono ammessi soltanto gli elenchi formati prima del 1° agosto 2005. La violazione della norma espone i call center a pesanti sanzioni amministrative, che vanno mediamente dai 30 ai 180mila euro, e nei casi più gravi possono arrivare a 300mila euro.