I dipendenti pubblici rischiano di andare in carcere se falsificano un certificato medico per rimanere a casa dal lavoro. A stabilirlo è il decreto legislativo – recentemente pubblicato on line – sull’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, ennesimo capitolo della "rivoluzione Brunetta" contro i cosiddetti fannulloni dell’amministrazione pubblica. Nella fattispecie, il decreto prevede il carcere per false attestazioni o certificazioni, facendo riferimento a sanzioni penali che possono arrivare fino alla reclusione da uno a cinque anni, oltre a una multa da 400 a 1.600 euro. Le stesse sanzioni sono previste per il medico compiacente che concorre a produrre il falso certificato.