La presenza di cicatrici deturpanti non può considerarsi non funzionale allorché vengano in considerazione l’estetica e la sfera sessuale della persona”. Con questa motivazione la Corte di Cassazione (sentenza n. 18805/2009) ha accolto il ricorso di un’ex modella che dopo un intervento chirurgico malriuscito ha chiesto di vedersi risarcito il danno psicologico, oltre che quello patrimoniale.

A seguito di un intervento che le aveva lasciato cicatrici deturpanti al seno, la Corte d’Appello le aveva già riconosciuto 230 milioni delle vecchie lire più altri 20.000 euro a titolo di risarcimento patrimoniale e per tentare una nuova operazione. A distanza di anni e dopo che la donna era entrata in uno stato di depressione, la Cassazione ha riconosciuto anche il danno psicologico, peraltro giustificato dal fatto stesso che la donna ha dovuto ricorrere a una psicoterapeuta.