Presentata a Roma presso la sede della Commissione Europea la nuova Direttiva sul risparmio energetico. Presente all’incontro Federlavoro e Servizi – Confcooperative

Una proposta che prevede misure volte ad ottimizzare gli sforzi profusi dagli Stati membri della Ue per usare le energie in maniera più efficiente in tutte le fasi della catena energetica, dalla trasformazione dell’energia al suo consumo finale, passando per la distribuzione. È questo l’obiettivo della nuova Direttiva sul risparmio energetico elaborata dalla Commissione Ue per definire un nuovo pacchetto di misure tese a migliorare l’efficienza energetica in ambito comunitario.

Presentata a Roma presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione Ue, la Direttiva prende la mosse dalla consapevolezza del ritardo accumulato dall’Europa in materia di risparmio energetico, oltre che dalla costatazione che se il trend di consumo energetico dei cittadini europei nei prossimi anni non vedrà alcun cambiamento, l’obiettivo del pacchetto 20-20-20, ossia la riduzione dell’emissione dei gas serra del 20%, l’aumento del 20% di utilizzo delle forme di energia rinnovabile entro il 2020 e la riduzione del 20% delle emissioni di CO2, rischia di essere raggiunto soltanto a metà.

Se infatti è possibile affermare con fiducia che gli Stati membri saranno in grado di adeguarsi almeno ai primi due obiettivi, più lontano appare invece il raggiungimento del terzo, con il rischio di ledere la competitività, e la sicurezza degli approvvigionamenti nell’UE, con pesanti conseguenze sui costi a carico dei consumatori.

Di qui il necessario cambio di rotta proposto con il nuovo provvedimento, i cui contenuti sono stati illustrati ai giornalisti e stakeholders presenti, da Samuele Furfari della Direzione generale Energia della Commissione. 

Nel corso dell’incontro è stato possibile ascoltare l’intervento del Commissario europeo responsabile per l’energia Günther Oettinger in conferenza stampa a Bruxelles. “La proposta – ha detto Oettinger – mira a rendere più efficiente l’uso dell’energia nella vita quotidiana e ad aiutare i cittadini, le autorità pubbliche e l’industria a gestire meglio il consumo energetico. Ciò dovrebbe avere un effetto anche sulle bollette, più contenute, e creare un forte potenziale per nuovi posti di lavoro in tutta l’UE”.

All’incontro  ha partecipato per Federlavoro e Servizi – Confcooperative Milena Cannizzaro.