Il nuovo testo concertato con il Ministero della Salute e licenziato dalla Conferenza Stato-Regioni , i cui lavori hanno avuto inizio lo scorso maggio (vedi sul sito web www.federazionesanita.confcooperative.it) in diversi punti richiama gli obiettivi che FederazioneSanità intende perseguire in tutti e quattro gli ambiti nei quali si articola (cooperative di medici, cooperative farmaceutiche, mutue socio-sanitarie e cooperative a specializzazione sanitaria).

Nelle linee di programmazione sanitaria tracciate per il prossimo triennio, vengono evidenziate le misure che mirano al miglioramento e al potenziamento della prevenzione, alla riorganizzazione delle cure primarie, alla promozione e alla diffusione nei servizi sanitari del governo clinico, al potenziamento dei sistemi di rete nazionali e sovraregionali, alla diffusione e al rafforzamento dell’integrazione sociosanitaria; alla promozione del ruolo del cittadino e delle associazioni nella gestione e nel controllo delle prestazioni del servizio sanitario, al il miglioramento e la qualificazione del personale dei servizi sanitari

Obiettivi prioritari conseguenti sono: l’equità di trattamenti e di accesso ai servizi tramite i Punti Unificati di Accesso, la tutela e la cura delle persone più deboli: dai disabili agli anziani non autosufficienti, ai portatori di patologie psichiatriche, alle persone con dipendenza, favorendo anche la loro integrazione nella vita quotidiana, la diffusione delle cure palliative e della terapia per alleviare il dolore, una gestione più efficiente dei servizi sanitari, eliminando le liste d’attesa

Un primo elemento qualificante è l’ampio spazio riservato nel testo del nuovo Piano alla tematica della centralità delle cure primarie e delle strutture territoriali e il ruolo rafforzato dei MMG e dei professionisti territoriali da realizzarsi attraverso sistemi d’integrazione tra coloro che operano nel territorio e tra le diverse strutture di offerta, in particolare tra territorio ed ospedale.

Alle cure primarie in particolate sono affidati dal PSN alcuni obiettivi fondamentale, tra i quali quello della Presa in carico dei i pazienti in modo globale e completo, per cui il medico di medicina generale (MMG) e le altre professionalità della rete si assumono la responsabilità di sviluppare un tipo d’assistenza basata su un rapporto multidisciplinare che promuova meccanismi di integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie, di cura e riabilitazione e quello della Continuità assistenziale tramite il coordinamento dell’assistenza nel tempo e tra programmi, unità organizzative e professionisti, in modo che non si abbiano interruzione dell’assistenza e/o il cambiamento ingiustificato del trattamento o dei professionisti che assistono il paziente.

Vengono poi riportati gli strumenti già adottati in vari contesti regionali per migliorare la rete assistenziale territoriale:

  • attivazione di posti letto territoriali gestiti dal MMG e dal personale infermieristico;
  • possibilità di una gestione della fase acuta a domicilio mediante un’assistenza domiciliare integrata garantita da gruppi multidisciplinari che offrano consulto immediato, organizzino la presa in carico strutturata sulla base di un piano terapeutico individuale ed integri l’offerta di servizi sul territorio;
  • programmi di dimissione assistita o protetta o programmata e programmi di ospedalizzazione domiciliare;
  • struttura intermedie di riabilitazione post acuzie;
  • centri di comunità/poliambulatori specialistici in cui sono presenti medici specialisti, MMG ed infermieri;
  • i team infermieristici di comunità che si recano al domicilio dei pazienti, spesso cronici, terminali o con esigenze riabilitative offrendo servizi di diversa intensità assistenziale.

Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare (così suddivisa: cure domiciliari prestazionali, cure domiciliari integrate, cure domiciliari palliative) il Piano evidenzia come essa, particolarmente per le forme di cronicità, si presenti come alternativa a ricoveri ospedalieri inappropriati e come forma assistenziale da preferire per i vantaggi in termini di qualità della vita del paziente, a cui vanno aggiunti anche benefici economici rispetto a forme di ricovero anche di carattere extraospedaliero.

In tema di integrazione socio-sanitaria il PSN prevede che nel garantire l‟appropriatezza dell’intervento tecnico sanitario e la continuità tra cure primarie ed intermedie sarà necessario attivare un progetto individualizzato di presa in carico. A tal fine occorrerà procedere con l‟integrazione di servizi ed attività a livello multidimensionale e multi professionale, attraverso la costruzione di una rete integrata tra i servizi sanitari e i servizi sociali tra gli operatori dei diversi sistemi (sistema sanitario/sistema sociale) nel contesto territoriale

Infine da sottolineare anche la presenza di un paragrafo ad hoc sulle Cure palliative ove si indica, come affermato nella legge 38/2010, che le cure palliative rappresentano un obiettivo prioritario del Piano Sanitario Nazionale, al fine di assicurare una adeguata assistenza a  tutti i pazienti che si trovano ad affrontare le fasi finali della propria vita a causa di una malattia cronica evolutiva che non risponde più a nessun trattamento specifico.

Il nuovo testo del Piano sanitario nazionale 2011-2013 dopo l’esame e l’approvazione in Consiglio dei Ministri e il via libera della Stato-Regioni, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale come decreto del Presidente della Repubblica.