Senza grosse sorprese rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane dal premier, il Governo oggi ha varato la manovra finanziaria per il 2016. Oltre ai contenuti che, come si diceva, ricalcano sostanzialmente le anticipazioni rivelate, ad essere confermata è anche l’entità della manovra che dovrebbe aggirarsi tra i 27 e i 30 miliardi di euro.

Grande la soddisfazione di palazzo Chigi per una legge che reca lo slogan “Italia con segno più”. Ancora però è troppo presto sia per far nascere che per smorzare gli entusiasmi, visto che l’iter della legge è appena iniziato e la stessa dovrà essere sottoposta al Parlamento e alle istituzioni europee, dalle quali dipenderà il riconoscimento del margine di flessibilità necessario per dar corso a molte delle misure previste nel testo.

Dal fisco alla spesa pubblica, dal canone Rai all’Ires, passando per il patto per il Sud, ecco i principali contenuti della legge:

Tasse

Il capitolo tasse conferma innanzitutto l’abolizione della Tasi sulla prima casa e dell’Imu sulle altre abitazioni (ville, case di lusso, ecc.), con un pacchetto che vale circa 5 miliardi di euro.

Lo sgravio riguarderà anche l’Imu sui terreni agricoli e i macchinari “imbullonati”.

Annunciato anche un intervento straordinario sulle case popolari, teso ad assicurare una maggiore efficienza energetica ed edilizia.

Imprese

Sul fronte imprese si parte prima di tutto dal taglio dell’Ires che sarà ridotta dal 27,5 al 24% ma soltanto a partire dal 2017, salvo approvazione della clausola per gli eventi eccezionali, con conseguente maggiore flessibilità del Pil, da parte dell’Europa che farebbe partire la riduzione già dal 2016.

Arrivano anche i “superammortamenti”, ossia una deduzione del 140% del valore degli investimenti effettuati per gli acquisti di macchinari da ottobre 2015 alla fine del 2016.

Lavoro

Anche per il 2016 ci saranno gli incentivi per chi assume a tempo indeterminato (con contratti ex novo o con conversioni dei contratti precari), ma saranno meno generosi. Gli sgravi fiscali infatti si ridurranno del 40% per scendere ulteriormente in futuro. Arrivano anche le assunzioni di un migliaio di ricercatori, la metà per cattedre universitarie speciali e l’altra nella cultura.

Lavoratori autonomi

Figurano al quarto punto delle slide, nell’ambito del “paese più semplice” le misure sui lavoratori autonomi che vedranno sia una modifica del regime dei mnimi per le partite Iva che una sorta di Jobs Act per la categoria. Tuttavia, non è ancora chiaro come cambierà il regime fiscale e le ipotesi rimangono quelle delle anticipazioni dei giorni scorsi (leggi: “Legge stabilità: in arrivo il ‘Jobs Act’ per professionisti, partite iva e freelance”). 

Pensioni

Non c’è posto per la riforma delle pensioni nella legge di stabilità, ma tra le misure previste figurano la proroga della c.d. “opzione donna” che consente alle lavoratrici di collocarsi a riposo in anticipo con penalizzazioni sull’assegno (calcolato col metodo retributivo).

Consentito inoltre a chi ha più di 63 anni di lavorare part-time nell’ultimo periodo della carriera, anziché uscire anticipatamente dal lavoro, ma con una retribuzione poco più bassa di quella ordinaria.

Clausole salvaguardia

Azzerate le clausole di salvaguardia previste dalla precedente manovra con riguardo all’aumento dell’Iva e delle accise per un ammontare di quasi 17 miliardi di euro.

Canone Rai

Pagare meno per pagare tutti. È questo lo slogan che accompagna l’inserimento del canone Rai in bolletta, al fine di combattere l’evasione.

In compenso, la tassa sarà ridotta da 113 a 100 euro e dal 2017 scenderà a 95 euro.

Bonus ristrutturazioni

Confermata anche la proroga per i c.d. ecobonus, ossia per gli interventi sull’efficientamento energetico nonché per le ristrutturazioni edilizie, che dovrebbero corrispondere anche per il prossimo anno ad una detrazione, rispettivamente, del 65% e del 50%.

Comuni

Ossigeno per i comuni che vedranno sbloccati dal 2016 in soldi in avanzo, congelati dal patto di stabilità, per un ammontare di circa 675 milioni di euro.

Contanti

Confermato l’innalzamento del limite dell’utilizzo del contante, introdotto dal governo Monti per combattere l’evasione, dai mille attuali a 3mila euro.

Sanità

Confermata, altresì, la dotazione per il fondo sanitario nazionale per il 2016.

La stessa, tuttavia, sarà pari a 111 miliardi di euro e non ai 113 attesi (quella attuale è di 110 miliardi).

Povertà

600 milioni di nuove risorse confluiranno nel Fondo povertà nel 2016. Cifra che sommata a quella delle risorse già stanziate porterà a un totale complessivo di 1,4 miliardi.

Con questi fondi, il governo di concerto con comuni, terzo settore e fondazioni realizzerà gli annunciati interventi a favore dei minori che vivono sotto la soglia di povertà.